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Varietà:
Joe's Long Cayenna

 
Specie:
Capsicum annuum L.

 
Sinonimi:
Pinocchio's nose, Naso di Pinocchio

 
Origine:
Italia

Tipologia:
Cayenna, tradizionali

Piccantezza:
Media (20.000 SHU)

Frutto:
Rosso

Cromosomi:
24

 

Si pensa che la varietà sia stata importata negli Stati Uniti da semi prelevati in Calabria. In Abruzzo una varietà molto simile è tipica delle zone del litorale ed è conosciuto con il nome Lazzaretto Abruzzese.

20.000 SHU

0 SHU 100.000 SHU

Semi disponibili presso l'Associazione Pepperfriends



Compilatore: Oban 2015

Capsicum annuum L.

Joe's Long Cayenne

Il Joe's Long Cayenne, è una cultivar di Capsicum annuum originaria dell'Italia ed è conosciuto anche con il nome Pinocchio's nose (Naso di Pinocchio)
Si pensa che la varietà sia stata importata negli Stati Uniti da semi prelevati in Calabria.
In Abruzzo una varietà molto simile è tipica delle zone del litorale ed è conosciuto con il nome Lazzaretto Abruzzese.
La specie ha un patrimonio genetico a 24 cromosomi e produce frutti incredibilmente lunghi, inizialmente verdi e che virano gradualmente al rosso scuro quando maturano.

I semi hanno una forma circolare, sono di dimensioni medie (3-4 mm di Ø) e di colore giallo paglierino.
Germinabilità eccellente con tempi di germinazioni brevi, 8-9 giorni in media dalla posa su scottex e 12-13 giorni per l'apertura dei cotiledoni.
I cotiledoni sono di forma deltoide allungata, di colore verde, di dimensioni esagerate, molto lunghi in proporzione al resto della piantina.
Il colore del fusticino, rilevato al primo rinvaso, è verde chiaro.
La pianta è vigorosa e cresce alta ed eretta fin da subito per raggiungere circa 100-120 cm di altezza e 50-60 cm di larghezza.
I rami sono sottili, anche essi hanno la stessa colorazione del fusto che tende a lignificare sotto la biforcazione una volta allegati i primi frutti.
Le foglie sono verdi, di forma lanceolata, grandi per la specie alla quale appartiene ma molto diradate tra loro.
Il picciolo delle foglie è lungo e quest'ultime sono molto diradate tra loro.
La dimensione massima è di circa 10 cm di lunghezza e 4 cm di larghezza.
La pagina dorsale ha una tonalità di colore leggermente più scura rispetto alla pagina ventrale, la pubescenza è assente.

Il fiore è singolo per nodo ed è pendulo.
Ogni fiore presenta di norma 6 petali, di colore bianco e il calice è intermedio .
Gli stami sono di colore bianco, le antere di colore lilla, pistillo ed ovario rispettivamente di colore bianco e verde.

Il frutto è pendulo, ha una forma molto affusolata, sottile e leggermente contorta, l' esocarpo è lievemente corrugato e poco lucente.
Il picciolo è di colore verde, è molto lungo e robusto, il calice è intermedio e riveste la base del frutto per oltre 1 cm, la costrizione anulare è assente.
La dimensione dei frutti, talvolta attorcigliati su se stessi, è di 20-25 cm di lunghezza e 0,5-1 cm di larghezza, non è raro però osservare frutti da guinnes dei primati che arrivano anche a 30-35 cm.
La polpa del frutto è sottile e poco carnosa, e per questo motivo, è notevole la capacità dei frutti maturi di essiccare naturalmente a partire dall'apice del frutto.
Il peso delle bacche è basso e tende a diminuire velocemente nel tempo proprio a causa della conformazione dei frutti che ne favorisce l'essiccamento a temperatura ambiente senza creazione di muffe.
Il frutto appena allegato è di colore verde chiaro e matura virando gradualmente al verde scuro per maturare rosso creando incredibili sfumature di colore.
L'interno del frutto presenta 2 loculi che contengono molti semi, 40-50 per frutto, distribuiti lungo la maggiorparte del frutto, fin dove è presente la placenta.
La placenta occupa gran parte dell'interno del frutto e giunge quasi fino all'apice del frutto ma non riveste le pareti interne della bacca.
Il colore della placenta è bianco con sfumature giallo o arancio, verdi quando è ancora acerba.
La consistenza del frutto è dura, per via dei una buccia molto coriacea, ma all'assaggio delude un po', risultando poco succoso e croccante.
Il sapore è tipico del peperone dolce con note di sapore che ricordano il cetriolo.

La varietà è molto precoce e produttiva, l'allegagione dei frutti è facile, con fioriture costanti e molto abbondanti.
Il frutto matura in circa 40-45 giorni dall'allegagione.
Una regola empirica per valutare il corretto stato di maturazione del frutto è quello di osservare l'apice del frutto: una volta che l'apice inizia a disitartarsi è di certo maturo al punto giusto.
Per assaporare il frutto al massimo della croccantezza e succosità si consiglia di coglierlo quando è ancora presente un piccolo anello di colore scuro in prossimità del calice, prima che anche questo viri sul rosso.
La piccantezza è media, poco persistente, inferiore al celebre Cayenne da cui deriva.
La fase piccante è veloce, mediata solo dall'iniziale dolcezza del frutto ed è persistente solo per pochi secondi.
Il profumo e il gusto sono tipici del peperone ma questa varietà perde una caratteristica tipica del Cayenne classico: in questo caso sono più marcate le note dolci rispetto a quelle secche ed acididule presenti in quello classico.
Essiccandolo questa caratteristica sarà ancora più accentuata, tuttavia manterrà il forte e tipico aroma floreale di questa varietà universalmente apprezzata.
Pianta per la produzione di frutti da consumare freschi, tagliati a rondelle ad insalata, sulla pasta e su un'infinità di altre pietanze.
I frutti maturi sono molto indicati per la creazione delle tipiche trecce di peperoncini da appendere, destinate quindi all'essiccazione naturale favorita dal sole estivo o dall'affumicamento nel periodo autunnale.
Proprio per questa intrinseca capacità di essiccare naturalmente, già sulla pianta, non è raro vedere appesa tutta la pianta sradicata, a testa in giù per favorire il drenaggio linfatico agli ultimi frutti in maturazione.
Il frutto essiccato può essere consumato polverizzato oppure triturato grossolanamente a fiocchi.

Tecniche di coltivazione e note:
La germinazione è avvenuta a metà Aprile, il rinvaso definitivo è avvenuto a metà Giugno.
Coltivata in vaso e alla luce solare, fatta eccezione dei primi 10 giorni di crescita in cui si è ricorso all'utilizzo di un lightbox box per evitare la filatura delle piante neonate.
La coltivazione si è svolta indoor per i primi due mesi di crescita, alla luce solare in un davanzale chiuso, al fine di garantire una temperatura minima notturna di almeno 15º C.
La coltivazione 2015 è avvenuta seguendo questi passi:
Osmopriming in soluzione acquosa con 21g/L di sale (NaCl) per 20 ore
Germinazione in scottex
Interramento in contenitore alveolare in polistirolo.
Rinvaso in bicchiere di plastica appena completato lo sviluppo dei cotiledoni.
Nel 2015 sono state coltivate 2 piante con due differenti substrati di coltivazione e capacità diverse per i vasi destinati alla dimora definitiva.
Passaggi nei vari rinvasi:
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso 1 L-->rinvaso 3 L--> rinvaso definitivo 18,5 L
Alveolare-->Bicchiere 200 ml--> rinvaso 1 L-->rinvaso 3 L--> rinvaso definitivo 25 L
Substrato di coltivazione per la semina:
Terriccio Geotec Terri Bio (EC=0,20 dS/m) setacciato manualmente.
Vermiculite in superficie.
Substrato di coltivazione per i primi rinvasi:
Vigorplant - Semine e Trapianti con aggiunta in percentuali basse di agriperlite.
Substrato di coltivazione per il rinvaso definitivo in vaso vivaio alto:
Terriccio Terriflora Terravera=18,5 Litri
Agriperlite Agrilit 3=10%
Pomice 6-14=10%
Leonardite Humivita 45-25=6 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=8 gr/Litro
Substrato riciclato dalla stagione 2014=25 Litri
Letame Maturo=17%
Agriperlite Agrilit 3=5%
Leonardite Humivita 45-25=5 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M (17-11-10)=5 gr/Litro
Cornunghia Organazoto N14=5 gr/Litro
Composizione Substrato 2014:
Terriccio Terriflora Terravera
Agriperlite Perlite Gerden=9%
Pomice 6-14=11%
Leonardite Humivita 45-25=4,5 gr/Litro
Osmocote Everris Pro 5-6M 17-11-10=5 gr/Litro
Argilla Espansa=1 cm di sottofondo drenante
Origine dei semi: semillas.de anno 2014
Nel 2015 sono state coltivate 2 piante, purtroppo ad entrambe le piante sono state riscontrate due fisiopatie differenti.
Quella nel vaso più piccolo è stata vittima di un probabile attacco di acari che ne ha completamente bloccato la crescita e lo sviluppo di nuove foglie.
Apici vegetativi bruciati nel giro di pochi, tutti i piccoli frutti caduti marci e nodi necrotici che hanno impedito lo sviluppo di nuove foglie.
Quella nel vaso più grande invece è stata colpita probabilmente da un attacco batterico o fungineo all'apparato radicolare della pianta, certamente causato dal terriccio riciclato dall'anno precedente.
Questa patologia ha limitato nel giro di pochi giorni l'apporto idrico e di nutrienti alla pianta, facendola apparire in perenne crisi idrica, anche dopo innaffiatura, fino al totale deperimento e morte della pianta.
Oltre ad una iniziale cascola di fiori, nessun altro segno evidente è stato riscontrato alla pianta malata.
I frutti già formati sono lentamente maturati mentre le foglie, apparentemente sane, sono appassite nel giro di alcuni giorni.

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