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Varietà:
Yellow Pointy

 
Specie:
Capsicum chinense Jacq.

 
Origine:
Caraibi

Tipologia:
Habanero, tradizionali

Piccantezza:
Alta (200.000 SHU)

Frutto:
Giallo

Cromosomi:
24

 

Varietà molto produttiva. I frutti diun bel colore giallo acceso hanno aroma e sapore tipico dell'Habanero.

200.000 SHU

0 SHU 2.200.000 SHU



Matilde Sarti 2014 - Le mie esperienze piccanti
Si sa che, pur essendo importante (se non fondamentale!) come si è "fatti dentro", la prima cosa che colpisce è la vista. Lo Yellow Pointy è un peperoncino simpatico, sembrava avesse la "pancetta" intorno alla vita, è lucido e di un bel giallo che mette allegria. Mi piace davvero molto.. non vedevo davvero l'ora di aprirlo, quindi ho preso un coltello e l'ho aperto a metà. Da lontano non si sente un gran profumo, da vicino nell'insieme ho notato un profumo delicato: dico "nell'insieme" perché il profumo si intensifica e cambia da metà in su, verso il picciolo. L'ho quindi diviso in tre parti, come faccio sempre per sentirlo tutto. Che ci crediate o no, cambia un po' nei vari punti, almeno secondo me!
Parto dalla punta e dagli incisivi, "per conoscersi"
so che sembra molto ironico detto da una ventiquattrenne, ma sono tornata all'infanzia! Da piccola (neanche parlavo, a detta di mia mamma), avevo il vizio di "brucarle" interi vasconi di un'erba simile a un trifoglio a fiori fucsia, perché il gambo sugoso, se morsicato, buttava fuori una linfa al sapore di limone.. non me ne sono mai dimenticata, e negli anni se mi capita di rivedere quella pianta un paio di steli non me li toglie nessuno
ed è quell'esatto sapore che ho sentito: un gusto fortissimo di limone per un secondo, poi sempre asprino, ma con quel netto gusto di "erba".. come il mio trifoglio. Buonissimo! Mi perdo in questo pensiero mentre mi servo di nuovo, anche ora che ci ripenso mi viene da sorridere a pensare a quanto è piccolo il mondo, anche nei sapori. Ne ho già mangiato il primo terzo, e vado avanti. La parte centrale cambia molto.. è sempre asprina, ma la prima cosa che mi è venuta in mente è l'aspro del sughino delle mele verdi, quelle aspre che io uso col salato.. uno dei pochi frutti che gradisco. Buono buono, ha anche un che di lime, ma molto leggero. Mi piace! Davvero buono, quindi perché smettere di mangiare?
Arrivo alla parte più vicina al picciolo.. quella più piccante, anche se non sono affidabile perché non lo sento eccessivamente se ci sono altri sapori a distrarmi.. ma del piccante parlerò dopo, ora il gusto, che per me è la parte più importante!
Nella parte più vicina al picciolo, dicevo, ho avuto una sensazione strana.. sembrava di "mordere il profumo". È difficile spiegarlo.. non si sente un vero sapore, è abbastanza blando rispetto al resto, ma è come se ti esplodesse in bocca un profumo, come quando stacco i singoli "chicchi" degli spicchi dei mandarini e li mordo: non si sente un gran gusto di mandarino, è un'acqua, ma percepisci il profumo, fortissimo, in bocca. Naso e palato sono collegati, e a volte le cose le sento così. Mi è piaciuto meno delle altre parti, ma anche questa mi ha fatto fare subito un collegamento di idee: un dessert di cui avevo letto anni fa. Lo chef aveva deciso di ricreare, con vari ingredienti, resine e fiori, una replica sotto forma di semifreddo di un famosissimo profumo da donna (non facciamo nomi!). Ricordo che il critico gastronomico scrittore dell'articolo lo aveva presentato come l'unico piatto sbagliato della serata, proprio perché, al di là della genialità dell'idea, sembrava davvero di prendere cucchiaiate di profumo. La cosa può disturbare, è vero.. ma ha anche un certo fascino, o almeno è come ho percepito la cosa. È insolito poter mordere una sensazione.. e, vi dirò, l'idea non mi disturba affatto, in barba al critico! Finisco anche quest'ultimo pezzo.. ora prova dell'amaro.
Prendo una striscia "verticale" del peperoncino così da sentirlo insieme, e provarlo sulle varie parti della lingua. Mordo benissimo e con cura, è molto granuloso come sensazione sulla lingua. Prima di tutto testo l'amaro, che è il sapore che meno gradisco: butto dietro sul fondo della lingua.. tutto tace! Benissimo, non potevo essere più contenta di così. Si riparte passando dal centro della lingua per l'aspro, riecco quel buon sapore di limoni acerbi, molto profumato! Arrivato ai lati della lingua sento il "sale" di questo peperoncino, che ha un sapore quasi metallico per la mia percezione (e lo dico come un pregio!). Da piccola avevo un altro vizio, quello di mordere con forza le catenine d'oro.. adoravo il sapore. Questo peperoncino sa di oro, e lascia questo sapore nella saliva: a distanza di dieci minuti lo sto ancora sentendo, anche se leggermente ormai. Se Marchesi sapesse..! Metterebbe questo sul risotto allo zafferano al posto della foglia d'oro, doppia soddisfazione, risparmio e molta più persistenza sul lungo periodo. Passo sulla punta per sentire il dolce, il Fatalii mi ha viziato con la sua mielosità, qui ricorda di nuovo le mele, e un leggero gusto di zuccherini aromatizzati agli agrumi (le zollette mescolate alla scorza, avete presente?). Anche qui, è più un profumo, una sensazione, che una vera percezione del gusto.
Il piccante non è forte secondo me, dà un leggerissimo calduccino, ma solo sulla parte del palato alto più vicina alla gola, e ottenibile da metà peperoncino in poi: zero punture, zero sofferenza, molto piacevole secondo me.
Purtroppo sta svanendo il sapore "dorato".. credo che andrò a cogliere il secondo frutto
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